Brigante legittimista Giovanni Piccioni

Nel contesto della nuova guerra, che si rivelò più che mai ardua per la sproporzione delle forze, accettò non senza qualche iniziale esitazione l’appello del comandante della fortezza di Civitella del Tronto a combattere contro gli assedianti in modo coordinato con la guarnigione borbonica; tenne poi testa, con i suoi Volontari Pontifici, all’esercito del generale Pinelli, quando questi alleggerì l’assedio della fortezza per concentrare la maggior parte delle sue risorse militari nella repressione del brigantaggio tra le due rive del Tronto.