Per celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, la Fondazione Pasquale Celommi, la Città di Teramo e l’Università degli Studi di Teramo hanno ideato il progetto “Per l’alto mare aperto… – APPRODI NELLE ISOLE DANTESCHE”, avviato a marzo 2021 e che terminerà a novembre prossimo. Il progetto, strutturato in “itinerari” e “approdi” di alto livello culturale, artistico e scientifico, ha ottenuto il sostegno e patrocinio del Ministero della Cultura e del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Quattro sono gli itinerari previsti all’interno della vastità e pregnanza semantica dell’arcipelago dantesco, elencati di seguito, il cui supervisore scientifico è il Prof. Francesco Sabatini (presidente onorario dell’Accademia della Crusca). I primi due “itinerari” si sono conclusi nel maggio 2021, svolti in modalità a distanza, e sono stati accolti con grande entusiasmo dalle scuole secondarie di secondo grado italiane, coinvolgendo circa 500 docenti e 2000 studenti da tutto il Paese, che hanno partecipato attivamente ai webinar.
- L’opera di Dante nella lettura dei critici e nel sentire dei poeti
Il primo itinerario ha approfondito il tema della “fortuna” critica di Dante nella storia letteraria italiana e sulla capacità della sua opera di coinvolgere e sollecitare la sensibilità e la creatività di altri poeti. Il Professor Giuseppe Patota (Ordinario di Linguistica italiana UNISI e Accademico della Crusca) è stato il relatore designato a guidare docenti e studenti in questo percorso con quattro seminari, due rivolti a docenti (“Insegnare la lingua di Dante, insegnare la lingua con Dante”) e due rivolti a studenti (“Tendere la lingua come un elastico: l’italiano della Commedia di Dante”).
- Percorsi di riflessione sulla lingua della Commedia
La varietà delle scelte linguistiche dantesche, espressione della genialità creativa del poeta e ragione della sua durevole attualità, è stata oggetto del secondo itinerario, in cui studenti e docenti sono stati accompagnati da diversi studiosi. I primi due incontri sono stati tenuti dal Professor Pietro Cataldi (Ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea, Rettore UNISTRASI) con il seminario “Ungaretti e Montale di fronte a Dante” e dal Professore Giulio Ferroni (Emerito UNIROMA “La Sapienza”) con il seminario “Dall’Inferno al Paradiso: percorsi della poesia del Novecento” rivolti a docenti di scuola secondaria di secondo grado.
In seguito, il Professore Alberto Casadei (Ordinario di Letteratura italiana UNIPI) ha appassionato docenti (“Tendenze della critica dantesca dal 1965 ad oggi”) e studenti (“Dante ipermoderno. La fortuna della “Divina Commedia” tra XX e XXI secolo”) con due seminari attualissimi e coinvolgenti.
- Scienza e poesia nella Commedia
In autunno si partirà per il terzo itinerario dantesco con conferenze rivolte alla collettività sulla rappresentazione dell’universo nella Commedia. I due approdi previsti coinvolgeranno il Professore Marco Bersanelli (Ordinario di Astronomia e Astrofisica, UNIMI) e Piero Boitani (Emerito di Letterature comparate, UNIROMA “La Sapienza”).
- La Commedia: arte che genera arte
Il quarto percorso, infine, è interamente dedicato all’esplorazione della complessità semantica della Commedia, capace di generare immagini e sollecitare intuizioni creative di altri artisti, in un secolare e fecondo dialogo.
L’itinerario ha preso il via a maggio 2021 con il X Concorso Artistico Nazionale, rivolto a studenti delle scuole d’Italia, di ogni ordine e grado, che hanno risposto positivamente da 18 regioni italiane (ca. 2500 partecipanti) con più di mille opere che si sono distinte per la grande sensibilità al tema dantesco e naturalistico. Dopo solo qualche settimana, il progetto è “approdato” in una nuova “isola dantesca”: una mostra in cui sono esposte le opere dei grandi illustratori della Divina Commedia. Oltre Isola del Gran Sasso d’Italia (TE), sede della mostra inaugurata oggi, il quarto itinerario coinvolgerà le città di Teramo, Pescara, L’Aquila e Roseto degli Abruzzi (TE) con mostre, eventi e iniziative di alto interesse culturale e artistico, che possono essere consultate sul sito: www.fondazionecelommi.org.
In corso anche i lavori di preparazione della mostra-catalogo della II Biennale Internazionale di Incisione e Scultura.
L’evento, unico nel centro-sud italiano, che ha coinvolto circa 100 incisori da cinque continenti nella trasposizione artistica del verso “Amor mi mosse…” tratto dalla Divina Commedia (Inferno, Canto II, v. 72), avrà luogo nell’Aula Magna del Convitto Nazionale “M. Delfico” dal 23 ottobre al 6 novembre 2021. Durante l’evento inaugurale, sabato 23 ottobre, saranno premiate le opere che meglio hanno rappresentato il tema proposto e sarà allestita l’esposizione delle opere partecipanti, aperta gratuitamente al pubblico fino a sabato 6 novembre.
Durante la presentazione della mostra hanno presenziato cittadini, docenti, studenti e appassionati, a dimostrazione dell’universalità e della riconosciuta bellezza della Commedia e della sua trasposizione artistica.
Ad aprire la presentazione della mostra il saluto del Rettore del Santuario di San Gabriele, Dario Di Giosia, cui sono seguiti gli interventi dei rappresentanti del Comitato promotore regionale, composto dall’Università degli Studi di Teramo, Città di Teramo e Fondazione Pasquale Celommi. Primo ad intervenire Dino Mastrocola, Rettore Università degli Studi di Teramo che ritiene fondamentale la valorizzazione della cultura e del dialogo con le scuole, augurando che questo fecondo dialogo iniziato nell’ambito del progetto possa contribuire alla perpetuazione di eventi di questa caratura.
A rappresentare la Città di Teramo, Gianguido D’Alberto, Sindaco Città di Teramo si è detto orgoglioso che l’amministrazione comunale abbia aderito convintamente a questo progetto, cosicché si dia alla cittadinanza un segnale forte di ripartenza del settore culturale, sin troppo sacrificato nell’ultimo anno e mezzo.
Infatti, sebbene ci sia stato uno sconforto iniziale, ricorda Andrea Core, Assessore Cultura e Istruzione Città di Teramo, la tenacia, la resistenza e la voglia di andare avanti hanno permesso al Comitato promotore di realizzare concretamente il progetto.
Seguono i saluti di Andrea Ianni, Sindaco Città di Isola del Gran Sasso e del Viceprefetto vicario Ernesta D’Alessio e chiude i saluti del Comitato promotore Viriol D’Ambrosio, Presidente Fondazione Pasquale Celommi ONLUS, capofila del progetto, che dopo una dettagliata presentazione del progetto e della mostra, ha annunciato la possibilità che vengano organizzati eventi attinenti alle celebrazioni dantesche, durante il periodo della mostra, nei suggestivi luoghi che la ospitano, oltre a storie e aneddoti legati all’opera dei quattro artisti Doré, Dalì, Coccia e Melarangelo.
Interviene Padre Vincenzo Fabri, direttore Museo Stauròs Santuario San Gabriele, felice di partecipare al progetto “Per l’alto mare aperto…” e aprire il ciclo di mostre “Commedia-Commedie”, occasione unica per valorizzare la Divina Commedia in quanto questa mostra vuole essere una risposta alla significativa lettera di Papa Francesco del 25 marzo scorso, “Candor Lucis Eternae”, in cui il Sommo Poeta viene definito un profeta di speranza, auspicando un’ampia diffusione del messaggio dantesco nella sua pienezza.
Presenti i curatori della mostra, Anna Di Antonio e Nino Falini; quest’ultimo ha spiegato le motivazioni intrinseche della scelta delle opere esposte e della loro disposizione. Non sottolineare l’attenzione sui personaggi più famosi, che appartengono all’immaginario della collettività, bensì è stato preferito indagare i luoghi, le atmosfere, gli spazi che Dante descrive, dando l’opportunità al visitatore di creare i propri spazi immaginari e ricostruire il proprio quadro personale.
Le autorità presenti hanno ribadito l’importanza per l’Abruzzo di ospitare mostre di rilievo e di come la mutua collaborazione tra Enti di natura differente possa far nascere eventi che diano risalto al patrimonio culturale e artistico.
Chiude il vernissage il toccante intervento dell’artista Sandro Melarangelo che ha ricordato Fulvia Celommi, un’autentica dantista e persona eccezionale. Descrive la lettura dei canti che lo hanno ispirato come “indimenticabili giornate” in cui due culture differenti si fondevano in un vortice che ha portato ai disegni dell’Inferno dantesco parzialmente esposti nella mostra.