
Scontro tra Legittimisti ed esercito piemontese
La guerriglia tra partigiani legittimisti e esercito sardo-piemontese appoggiato da alcune guardie nazionali si sviluppa in linea orizzontale. Nella parte bassa della scena e nella parte centrale la natura è selvaggia. In alto, fa bella mostra l’abitato di Castelli, evidenziato con la vitalità strutturale del Cubismo. Tagli di luci e di ombre qualificano il ritmo compositivo del paesino. La volumetria sarebbe piaciuta al critico d’arte, Louis Vauxcelles (1870-1945) che, nel 1908, parlava della tendenza di Georges Braque a ridurre ogni cosa alla forma di un cubo. Nella sua “guerriglia” Renato Coccia mette in parallelo l’assemblaggio volumetrico e dinamico delle case con l’insieme del combattimento. L’opera, per l’aspetto esecutivo proviene dal virtuosismo dell’artigiano, ma, per l’impronta fortemente spirituale, scaturisce dall’Io dell’artista.